Grossisticbd.it, il marketplace della canapa sativa L. vende spazi pubblicitari alle aziende agricole che vogliono far conoscere il proprio prodotto.

Il nostro sito è una vetrina composta da produttori e distributori ed è rivolto a chi ha necessità di forniture di biomassa canapa Sativa L. industriale e dei suoi derivati, nel rispetto e per gli usi consentiti  della Legge 242/2016.

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Per l’inserimento dell’azienda ed i relativi prodotti clicca qui oppure invia a grossisticbd@gmail.com i dati seguenti:

  • Tipo prodotto;
  • N. lotto;
  • N. Cartellino seme;
  • Analisi THC CBD;
  • Foto prodotto;
  • Quantità (All’ingrosso);
  • Dati azienda comprensivi di telefono e email indirizzo sede;
  • Logo azienda.

Una volta inscritte, le aziende o i grossisti avranno la possibilità di instaurare un rapporto professionale e univoco tra azienda e interessato.
A chi è rivolto il nostro sito?

Ad aziende che acquistano canapa o biomassa di canapa, a chi è in procinto di aprire un’attività legata al commercio di canapa sativa L. regolamentata della legge 242 del 2016, o a chi già possiede un attività  che lavora e utilizza la canapa sativa L. per scopi consentiti dalla legge, quali produzione di fibre tessili, creme, biocombustibili, o shop di prodotti di canapa sativa L. ma necessita di un nuovo fornitore o una analisi di mercato per confrontare i prezzi dei vari distributori che potrà contattare in assoluta riservatezza.

Chi interessato può richiedere facilmente un preventivo personalizzato per forniture all’ingrosso direttamente all’azienda.

Professionalità e certificazioni

La commercializzazione e la coltivazione diretta di Canapa sativa L. ( canapa industriale con valori quasi inesistenti di THC), in Italia, è oggi autorizzata e legale, ma siamo certi che i prodotti acquistati rispettino le normative?.

E’ proprio il THC il punto focale della questione. IL THC è il principio attivo responsabile di causare gli effetti psicoattivi della marijuana, e come tale il suo contenuto non deve superare la soglia massima dello 0,5% per mg di prodotto. Se il THC contenuto nella canapa rimane in questi termini, il prodotto è legale e commerciabile. Ad una lettura più attenta della legge 242/2016 e circolare del Ministero delle politiche agricole e forestali e turismo circa l’uso delle infiorescenze di cannabis light, il vero limite di THC sarebbe stato fissato dal legislatore in un 0,2%.

Il limite dello 0,5% è un margine di tollerabilità entro il quale la legge non considera il prodotto una sostanza vietata. La canapa, sappiamo, è un prodotto naturale e come tale soggetto a variazioni chimiche (nella fattispecie il THC) non facilmente controllabile dall’uomo. Ecco perché si è voluto fissare un tetto massimo entro il quale la legge non interviene, e dare la possibilità ai coltivatori di avere un prodotto finito con livelli di THC bassi. Per vendere il prodotto, quindi, oltre al THC il commerciante deve poter esibire il certificato di provenienza della merce e relative analisi di laboratorio che certificano che i livelli di THC rientrino nei limiti di legge.

Tutto ciò di cui si ha bisogno per aprire un negozio di cannabis legale è assecondare la legge 242/2016 (ribadita e confermata con circolare Mipaaft del 23.05.2018), la quale disciplina sia la vendita che la coltivazione diretta della marijuana leggera. La regola di base disciplinata dalla sudetta legge, stabilisce che la marijuana light è legale in quanto il quantitativo di THC non supera lo 0,5%.

Il CBD è legale in italia

Le infiorescenze di canapa sativa L. essiccata commercializzate in Italia hanno valori medi di CBD nell’ordine del 10/15%.

Il rapporto tra THC e CBD è sempre a favore del secondo, laddove per ogni 0,5% di THC abbiamo un 5/15% di CBD). Questo il linea di massima, poi nella realtà dei fatti ci troviamo spesso di fronte varietà di erba legale con valori di CBD molto più alti e valori di THC sotto il 0,1%.

Il CBD è una sostanza legale il cui livello nelle infiorescenze di canapa non fa altro che suggerire all’acquirente la qualità stessa dell’erba. Il CBD è utilizzato in cosmetica o per uso alimentare; le proprietà terapeutiche del CBD sono scientificamente dimostrate.

Il crescente mercato della canapa legale sta offrendo ai consumatori vari tipi di prodotti derivati dalla stessa pianta. In commercio troviamo prodotti cosmetici (olii, tinture, creme, unguenti, balsami, etc, etc) vaporizzatori, prodotti alimentari e appunto tantissime varietà di canapa sativa L.
Come più volte spiegato, un alto contenuto di THC rende l’erba legale illegale (THC superiore allo 0,5%).

Il CBD, all’opposto, non è una sostanza illegale. CBD ha effetti collaterali?

Prima di tutto va sottolineato il fatto che il CBD non produce nell’uomo effetti di euforia o alterazione dello stato psico fisico. Il CBD è una sostanza non psicoattiva, il che significa che stiamo parlando di una sostanza priva di effetti immediati sul sistema nervoso e fisico. Al contrario del THC, il CBD non influenzerà negativamente la consapevolezza sensoriale di chi la consuma, ne tanto meno le capacità percettive, la coscienza, il tempo di reazione o il comportamento. Anche assumendo dosi elevate di CBD nessuna analisi medica finalizzata a verificare la presenza di sostanze stupefacenti nel sangue darebbe esito positivo. Quindi possiamo dire che il CBD è una sostanza assolutamente legale.”

Il CBD (cannabidiolo) è uno degli oltre 85 cannabinoidi presenti nella canapa, di natura organica, al quale vengono riconosciute molteplici proprietà. Il cannabidiolo (CBD) è solo uno degli oltre 87 cannabinoidi al momento identificati nella cannabis ed è, dopo il THC, il secondo cannabinoide quantitativamente più presente nella canapa sativa L. Nella canapa light o erba legale che dir si voglia, i principali cannabinoidi sono il CBD ed il THC. Mentre il CBD è un principio attivo che non produce alcun effetto psicotropo, il THC, al contrario, è responsabile degli effetti allucinogeni. I fiori di canapa sativa L. non possono essere usati per combustione, per inalazione o per uso alimentare, ma solo per usi consentiti dalla legge, quali tecnico o da collezione.

Molti studi evidenziano che l’assunzione di CBD non ha alcun effetto nell’uomo,  viene estratto dalla canapa e lo si trova in commercio sotto forma di concentrato, adatto anche per uso cosmetico o alimentare.

Il CBD come tale non è vietato dalla legge, e per ritornare all’argomento da noi trattato possiamo dire che giusti valori di questo cannadinoide che troviamo nella canapa legale conferisce a quest’ultima caratteristiche varie.

Il peso specifico del CBD nella cannabis light

Il THC non deve eccedere lo 0,2%, ma la tolleranza è fino allo 0,6% mentre il CBD non ha limiti di legge. Combinati insieme danno vita ad essenze di qualità diversa.

Aziende che acquistano  e ritirano canapa o biomassa

Alcune aziende specializzate nella produzione dei derivati della canapa sativa l. hanno la possibilità grazie alle numerose  coltivazioni realizzate in Italia di acquistare il prodotto per produrre tramite estrazione , olio CBD, fibre tessili, biocombustibili.

Probabilmente la canapa sarà una delle nuove frontiere per quanto riguarda i biomateriali.

Che dice la legge italiana per quanto riguarda la vendita di Cannabis Light?

Come recentemente ribadito dalla circolare del Ministero dell’agricoltura che va a chiarire una volta per tutte l’obiettivo e le regole della legge 242/2016, le piante e le infiorescenze di canapa light (solo quella con Thc tra lo 0,2% e lo 0,6%), sono da ritenersi legali, e quindi coltivabili liberamente, purché le piante siano prodotte sul nostro territorio e nascano da semi appartenenti a specie iscritte nel “Catalogo comune delle varietà di piante agricole” stabilito dall’Unione Europea.